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Campo Estivo Reparto Logres
2015 "Acque di Coraggio"
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Giorno 1: Il campo inizia
tumultuosamente, dopo un ingente ritardo da
parte dell'autobus, ed inoltre ci catapulta all'interno della trama (la
resistenza partigiana); ancora prima di scendere dall'autobus infatti,
incappiamo in un' imboscata fascista al confine con la Repubblica di
Sal�, ma ben presto arrivano i compagni Cerino (Babbo) e Libera (Mati),
che ci salvano e ci indirizzano verso il campo base, attraverso una
prova di ricerca delle tracce dei partigiani,e di risoluzione codici ad
esse affiliato, finita solo dopo pranzo. Al pomeriggio conosciamo i
restanti compagni (Jack/Baffo, Kate/Tempesta, Lupo/Antonio e
Olmo/Picio) e montiamo le tende, e poi (dopo aver patito un notevole
calore ed aver scongiurato il maltempo), siamo andati a rinfrescarci
alla darsena facendo il bagno e dopo cena siamo andati a dormire.
Giorno 2: Al mattino, come tutti si aspettavano, ci hanno fatto
cominciare la costruzione dei sottocampi, interrottasi solamente per il
pranzo e il bagno alla darsena; dopo aver passato il resto del
pomeriggio a costruire, i sottocampi erano pronti (dettaglio pi�,
dettaglio meno) per l'ormai avviato campo. Alla sera abbiamo celebrato
il primo fuoco del campo, con una splendida canzone del campo (Acque di
coraggio), frutto del maestro musicale che � il Picio.
Giorno 3: Questa mattina, i capi ci hanno chiesto di realizzare 3
zattere di bipattuglia (aquile-giaguari, volpi-orsi, puma-bisonti), con
le quali avremmo poi gareggiato per genere, al pomeriggio; Il pranzo,
per la prima volta fatto da noi, � andato bene, meno che ai bisonti,
che hanno avuto un ampio ritardo a causa di un mancato accorgimento
tecnico nel punto fuoco (aperto contro-vento). Al pomeriggio abbiamo
quindi caricato le zattere sulle nostre belle spalle, e le abbiamo
trasportate fino alla darsena, dove hanno vinto la sfida le Puma tra le
ragazze, e i Giaguari tra i ragazzi. Dopo questa emozionante e
divertente sfida, siamo andati a turno alla lezione pratica di
windsurf, in cui abbiamo perlomeno appreso i fondamenti e la
famiglirit� con la tavola. Dopo cena invece abbiamo fatto una
interessante lezione di vela teorica con un simpatico signore
"navigato" del mestiere.
Giorno 4: La giornata � cominciata con una lieta notizia: Hike! Ci
siamo quindi divisi in primo e terzo anno, e secondo e quarto, per poi
intraprendere separatamente la strada per la medesima meta: Montisola.
Cos�, di bi-annata abbiamo fatto due momenti di riflessione, interrotti
solamente dal pranzo, consumato assieme al resto del reparto. Sulla via
del ritorno, prima di riprendere il traghetto, il capo-reparto,
avendoci preceduto, ci avverte della catastrofe abbattutasi sul campo:
Un forte vento ha reso necessario abbassare le tende, poich� due dei
sei sottocampi sono stati rivoltati, danneggiando il sovrattelo delle
rispettive tende.
Giorno 5: La mattina, ci viene comunicato (con nostro grande
dispiacere), l'imminente torneo di reparto, che per� viene bloccato a
met�, a causa di una seconda raffica di vento, che richiede la nostra
presenza per il contenimento danni. Alla sera, durante il fuoco,
veniamo informati del ritorno tanto atteso dei nostri jamboreesti,
tornati dopo venti giorni dall'afa del paese del sol levante, in
qualit� di ambasciatori del nostro reparto. Dopo tanta festa, lasciamo
i tre viaggiatori alla loro stanchezza, e andiamo tutti a dormire.
Giorno 6: Con la compagnia di Emiliano e Silvia (senza un Pietro ancora
dormiente), terminiamo i campioni di reparto, poi vinti da Andrea tra i
maschi, e da Alice tra le femmine. Per pranzo intanto, tra cucina e
soddisfazione, i jamboreesti danno sfoggio dei loro tesori di viaggio:
foulard stranieri, distintivi bizzarri o belli e gadjet del jamboree.
Al pomeriggio, i capi danno libera a tutte le pattuglie con il solo
impegno di effettuare un cosiddetto "focus break" sulla resistenza
nelle sue forme, ed ovviamente la preparazione delle scenette per il
fuoco serale; alla sera quindi, abbiamo esposto le nostre scenette, ed
i risultati delle nostre letture e riflessioni.
Giorno 7: Siamo stati portati ad un circolo nautico la mattina presto,
per poter fare esperienza di kayak; dopo una lezione propedeutica, di
coppia, sui kayak abbiamo costeggiato le rive del lago. Abbiamo poi
preparato il pranzo, e met� del reparto ha fatto l'esperienza della
vela, in seguito i capi hanno deciso di tenere un torneo improvvisato
di scout-ball.
Giorno 8: Bisagno, il burlone del campo ha fatto la sua comparsa
compiendo alcune imprese, che abbiamo dovuto mettere in secondo piano
per intraprendere seriamente i tornei di pattuglia. Dopo la restante
parte che non era andata in precedenza, ha fatto vela. Alla fine di
queste attivit�, siamo passati sotto ispezione, per poi arrivare a cena
celebrando la "gioiosa" sagra della bruschetta, e l'annesso gioco di
cluedo.
Giorno 9: La maggior parte della mattina � stata passata entrando nel
contesto storico del secondo dopoguerra per arrivare a dare la
soluzione del gioco precedente, siccome � stata la messa in atto di un
vero episodio storico. Per pranzo si � tenuta la gara di cucina
arduamente contesa tra tutte le valide portate delle pattuglie, ed in
seguito gli scherzosi giochi d'acqua hanno rassereenato la giornata e
le accese rivalit�. Alla sera Ivan e Pedro (della vecchia guardia),
hanno tenuto il fuoco proponendo diversi bans, ostacolati dal rigido
coprifuoco del centro nautico.
Giorno 10: Al mattino ci chiamano per annata, ed i pi� ingenui pensano
non ci sia nulla sotto (lo ammetto, sono tra questi !), per� i capi
hanno progettato in realt� il grande gioco: Difatti, subito dopo �
comparsa una squadraccia di fascisti stranamente somigliante all'annata
dell'ultimo anno; il gioco � durato fino al primo pomeriggio, dopo
l'attacco risolutivo via "maris terrique" dei partigiani. Per cena si �
tenuta una festosa cena con abbondanza di cosiddette "schifezze"
(totalmente a caso se lo devo dire, ma per niente sgradita !), poi
abbiamo fatto il fuoco.
Giorno 11: Bisagno nel frattempo effettua l'ennesima prova, ma i
detectives brancolano nel buio... Per pranzo abbiamo lavorato sodo,
poich� la presenza dei genitori a questo pranzo speciale ha richiesto
pi� cibo da cucinare per meno cuochi; nel pomeriggio abbiamo
tristemente abbattuto le nostre lignee creature, e sul tardi, i tre
dell'ave maria, hanno fatto un rapporto ufficiale sulla loro esperienza
nipponica, parlando del museo di Hiroshima, dei cervi di Nara, ed
ovviamente della loro esperienza al jamboree. Al fuoco i rover hanno
tenuto diversi bans, parodia del loro campo.
Giorno 12: Con un risveglio il pi� repentino possibile, smontiamo la
tenda e facciamo gli zaini per toglierci il pensiero. Dopo pranzo,
durante il quadrato, una malinconica pioggia ci cade addosso, ma
l'importante evento infervora i nostri spiriti e ci impedisce di far
calare la tensione ormai palpabile; in testa ci sono bisonti e
giaguari, per alcuni il risultato sarebbe scontato, ma per i pi�
testardi non esiste rassegnazione, loro negherebbero l'evidenza; ma
alla fine, per il mirabile ammontare di 200 punti e mezzo, dopo due
anni di sconfitta, e due di secondi posti, per un totale di 5 anni
senza vittoria, il campo viene assegnato alla pattuglia giaguari ! Cos�
un'altro indimenticabile campo si conclude, e nostalgicamente si torna
alle nostre case ed ai nostri cari...
Pietro Minucelli
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